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information architecture

 information architecture

L’information architecture (architettura dell'informazione) è la struttura organizzativa logica e semantica delle informazioni, dei contenuti, dei processi e delle funzionalità di un sistema o ambiente informativo.

Una buona architettura delle informazioni deve consentire la rintracciabilità delle informazioni offrendo accessi multipli ai contenuti; deve evitare, cioè, di vincolare la consultazione dei dati a un’unica modalità di interazione. L’information architecture si basa su diverse attività di organizzazione dei contenuti: classificazione, struttura, etichette, navigazione, link e tag.

Organizzazione logica
e semantica dei contenuti

Classificazione


La classificazione può essere mista, alfabetica, per argomento, cronologica, geografico spaziale, per compiti, per task, per target...

Struttura

La struttura può essere gerarchica o a matrice.
Le strutture gerarchiche si basano su una disposizione dei contenuti per livelli di profondità e di ampiezza. Una gerarchia è costituita da categorie di alto livello (macro-categorie o categorie principali) e categorie di livello sottostante (sottocategorie). Al livello più basso troviamo le cosiddette "foglie di contenuto", che rappresentano i contenuti veri e propri del sito: notizie, schede prodotto, eventi e così via.
Le strutture a matrice si basano su una disposizione in cui ogni informazione del sito può essere inquadrata da diverse angolature. E' composta cioè da molte facce attraverso cui poter essere conosciuta e usata. Il termine "a matrice", sottolinea l'aspetto di un approccio multidimensionale all’architettura: è una struttura che si può percorrere in molteplici direzioni e, non solo, nel senso verticale-orizzontale, tipico delle strutture gerarchiche.

Etichette

Quando parliamo di etichette ci riferiamo a tutte le intestazioni, le voci di menù e i link del sito. Una buona etichettatura deve guidare l’utente a orientarsi facilmente nell’offerta informativa del sito, aiutandolo a distinguere fra contenuti principali e secondari. All’interno di un sito web le etichette svolgono una doppia essenziale funzione: comunicare rapidamente il contenuto dell’intero sito (così come è possibile farsi una prima idea di un libro scorrendo i titoli dei capitoli, lo stesso vale per la navigazione); permettere all’utente di individuare con rapidità i contenuti di interesse

Per assegnare etichette efficaci ai rami principali e secondari dell’alberatura di un sito è necessario essere descrittivi e distintivi. Le etichette possono essere costituite anche solo da un simbolo grafico. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, però, adottare un sistema di etichette basato esclusivamente su immagini e icone, anziché su testo o una combinazione dei due, presenta spesso più rischi che vantaggi. Un rischio è quello di risultare ambigui. Per non creare ambiguità le immagini usate devono essere poche (questo facilita la riconoscibilità e la memorizzazione del loro significato) e devono essere icone ben conosciute e già metabolizzate dall’utente.

Navigazione

Sul web come nella realtà i bisogni sono sempre gli stessi: capire dove siamo, capire cosa c’è nelle vicinanze, capire quale percorso dobbiamo fare per raggiungere quello che ci interessa. Ecco perchè nella progettazione di un sito web biosgna tenere sempre a mente il "dove siamo", il "cosa c’è nelle vicinanze" e il "quale percorso dobbiamo percorrere per raggiungere quello che ci interessa". Nel "dove siamo" rientrano: ID del sito (dominio), marchio del sito, nome della pagina, titolo pagina, breadcrumb. Le breadcrumb (letteralmente "briciole di pane") sono una tecnica di navigazione usata nelle interfacce utente. Lo scopo è quello di fornire agli utenti un modo di tener traccia della loro posizione in documenti o programmi. Il termine è tratto dalla popolare fiaba in cui Hansel lasciava una scia di briciole di pane lungo il suo cammino per poterlo ripercorrere all'indietro. Nelle pagine web le breadcrumb, solitamente, appaiono orizzontalmente nella parte superiore della pagina, al di sotto delle barre dei titoli o degli header. Rappresentano un "sentiero" composto di link utili agli utenti per tornare indietro alla pagina iniziale del sito web o a pagine visitate in precedenza per arrivare all'attuale.

Navigazione primaria La navigazione globale (principale o primaria) è, in genere, il menu di primo livello con l’alberatura dei contenuti. Le voci di livello inferiore compongono la navigazione secondaria o locale. Di solito, la navigazione principale è visualizzata nella parte alta della pagina attraverso il menu orizzontale in modo da poter essere sempre integralmente visualizzata. Un recente trend di web design è il cosiddetto floatng-menu ("menu galleggiante").

Navigazione secondaria La navigazione secondaria o locale. Nelle home è spesso presentata con menu a comparsa, o fisso, per le sottocategorie del primo livello. Nelle altre pagine rimane sotto il primo livello o a volte diventa verticalizzata a sinistra. La funzione della navigazione locale è quella di dirci che cosa è presente nelle immediate vicinanze.

Navigazione contestuale La navigazione contestuale, facendo leva sul paradigma più antico del Web, l’ipertesto, usa i link per favorire un tipo di consultazione e di ragionamento associativo, suggerendo all’utente percorsi di navigazione alternativi a quelli previsti dalla struttura architettonica originaria. La navigazione contestuale, in realtà, pur agendo fuori dagli schemi, deve essere sempre pertinente rispetto al contenuto di origine proponendo associazioni significative fra i diversi contenuti.

Link

Il link (in inglese hyperlink), è un collegamento ipertestuale, cioè un rinvio da un'unità informativa su supporto digitale ad un'altra. È ciò che caratterizza la non linearità dell'informazione propria di un ipertesto. Un collegamento ipertestuale ha lo scopo di condurre ad ulteriori unità informative (documenti, immagini, ecc.) a partire da una prima unità ad esse correlata. Un collegamento ipertestuale normalmente può essere distinto dal resto del documento per qualche sua peculiarità grafica, la più tipica è una sottolineatura. Nell'architettura dell'informazione anche per i link vale la regola della predittività, cioè il nome del link deve fare capire a chi naviga verso quale tipo di contenuto rimanderà. Il link deve avere un colore diverso rispetto a quello usato per il testo che lo contiene. Bisogna, inoltre, linkare solo poche e significative parole (massimo quattro). E' infine buona cosa non disporre i link su due righe. I link possono essere strutturali, topici o associativi.

Strutturali. Link usati per connettere tra di loro livelli diversi della struttura del sito. Usati anche per connettere una data pagina con altre allo stesso livello gerarchico.

Topici. Si tratta dei link che usano un testo sottolineato che conduce a ulteriori informazioni riguardo all’argomento.

Associativi. Link usati per indicare altre pagine dal contenuto simile o correlato a quella attuale che l’utente potrebbe perciò trovare interessanti.

Tag (navigazione complementare)

I tag sono sistemi di navigazione complementare. Altri sistemi di navigazione complementare sono "i più..." (i più visti, i più commentati, ecc.), i footer (sezioni poste a piede di una pagina web) e le sitemap o mappe del sito (pagine web che elencano gerarchicamente tutte le pagine di un sito). 

Il tag è diventato un mezzo di classificazione delle informazioni fra i più adottati e conosciuti. Si tratta di uno strumento che deve essere usato con oculatezza e misura, evitando il rischio dell’iper-taggatura. Troppi tag infatti possono indebolire la robustezza dei criteri di classificazione. I tag generalmente vanno collocati al termine degli articoli (o foglie di contenuto in generale) oppure raggruppati all’interno delle tag-cloud (in italiano "nuvola di etichette").